Inclusione Graffio
e Parola ONLUS
Contatti
Museo e centro di documentazione ex Psichiatria volterrana “Lombroso”
Tel. 3470025314
Borgo San Lazzaro, 5 – 56048 Volterra

Inclusione Graffio e Parola Onlus
3499176870
3470025314
onlusigp@gmail.com
www.inclusionegraffioeparola.it
Patrimonio
La Onlus Inclusione Graffio e Parola di Volterra, è nata nel 2010, ed è stata riconosciuta nel 2011 dalla ex ASL5 di Pisa, come interlocutore privilegiato nonché referente per la promozione del valore materiale ed immateriale dell’opera di Fernando Nannetti (NOF4), al fine di rendere testimonianza di questa incredibile opera come esperienza di vita, legata alla storia culturale di Volterra. La Onlus ha, tra i suoi fini, la tutela e la valorizzazione del graffito originale di NOF4 e del museo dell’ex manicomio di Volterra, la promozione di attività finalizzate alla solidarietà sociale e culturale di interesse collettivo, promuovere la diffusione della cultura e dell’arte legate alla psichiatria volterrana e porsi come punto di riferimento e di aggregazione per quanti, svantaggiati o diversamente abili, possono trovare nelle varie sfaccettature ed espressioni artistiche, un sollievo al proprio disagio. Inoltre negli anni abbiamo lavorato per la diffusione della cultura e dell’arte legate alla psichiatria volterrana attraverso il lavoro che vari professionisti, fotografi, teatranti, scrittori hanno svolto dal 1980 ai giorni nostri, riproponendo così sul territorio: opere, spettacoli e mostre che, attraverso l’interpretazione che ogni artista elabora dei luoghi e degli spazi dell’ex manicomio, possono essere conosciute e tornare soprattutto sui luoghi che le appartengono. Un percorso che dal 2013 ha visto la onlus organizzare appuntamenti ed eventi, mostre e conferenze che hanno lo scopo di restituire la giusta dimensione culturale ai lavori e all’impegno sociale che l’ex manicomio di Volterra ha offerto ai degenti e a tutta la comunità volterrana dal 1900 al 1980.
Nel 2012 grazie al contributo della Regione Toscana e l’aiuto dell’allora Amministrazione comunale , abbiamo eseguito il primo distacco ed il restauro di 8 metri originali di graffito che dal 2016 sono collocati presso il Museo della ex Psichiatria e visitabili attraverso prenotazione alla Onlus che dal 2018 ha in gestione, da parte della ASL. Nel 2019 grazie ai contributi arrivati attraverso le visite guidate dell’area ax Ospedale Psichiatrico che organizziamo su autorizzazione della ASL dal 2016, abbiamo straccato altri 10 metri di graffito originale che sono stati utilizzati per mostre sul tema Art Brut e Arte ed Inclusione in vari musei italiani tra i quali il Museo della Mente di Roma, il Museo di Santa Maria della Scala di Siena, Comune di Melegnano Area Spazio Volterra Centro Espositivo presso la Fondazione cassa di Risparmio di Volterra, e saranno collocati in spazi adeguati all’interno del museo.
È presente una biblioteca che raccoglie oltre 1000 volumi riguardanti vari argomenti medici come la riforma medica dal 1890 al 1950, libri su Antropologia criminale. Il tutto consultabile previa autorizzazione della ASL.
L’archivio dell’Ospedale Psichiatrico di Volterra si compone di una sezione amministrativa e una sanitaria. L’archivio amministrativo conta circa 5.500 unità documentarie, collocate su oltre 500 metri lineari di scaffalatura. Dal 2016 al 2018 è stato in parte inventariato da Silvia Trovato: il lavoro di inventariazione rientra in un progetto sugli archivi della psichiatria della Toscana, dedicato ai manicomi di Volterra, Siena e Firenze e finanziato dal Miur. Sempre a cura di Silvia Trovato è stata redatta una Guida all’archivio, pubblicata sulla “Rassegna Volterrana” (anno XCV, 2018) e sul sito della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.
Le cartelle cliniche dell’Ospedale Psichiatrico di Volterra sono conservate in ordine alfabetico, senza distinzione tra donne e uomini, all’interno di 1.125 faldoni. Si tratta di un ordinamento a posteriori: le cartelle, infatti, in origine erano suddivise in donne e uomini e, all’interno delle due sottoserie, ordinate in base alla data di ammissione. Le cartelle cliniche sono relative a 30.465 ricoveri, di cui 12.824 donne e 17.641 uomini. I ricoveri coprono un arco di tempo che va dal 2 ottobre 1888 al 10 maggio 1978. Lo strumento di accesso alle cartelle cliniche è costituito dai registri delle ammissioni. Le prime 808 cartelle cliniche donne, dal 2 ottobre 1888 al 27 aprile 1907, sono state schedate da Silvia Trovato all’interno del progetto Carte da legare (http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it).